Novena di S. Filippo Neri – Ottavo giorno

La devozione di S. Filippo

Filippo fu innanzitutto devoto della SS. Eucarestia. Da laico si comunicava ordinariamente ogni giorno, da sacerdote celebrò la S. Messa anche infermo. Nell’accostarsi alla Comunione non di rado si sentiva rapito dall’amore di Dio e rimaneva preso dall’estasi. Accurata era la sua preparazione al Sacramento e raccolto il suo ringraziamento e trovava dolce l’intrattenersi dinanzi a Gesù sacramentato, tanto che fu uno dei propagatori della devozione eucaristica in Roma.

3 Gloria

La considerazione della Passione di Gesù commuoveva intensamente Filippo, tanto da farlo lacrimare. Si narra infatti che non poté seguire le lezioni nell’Ateneo romano, perché un’immagine del Crocifisso che era nell’aula prendeva tutta la sua attenzione toccandogli profondamente il cuore. Ecco perché teneva, in stanza, presso di sè un crocifisso staccato dalla croce per tenerlo fra mano e adorando l’immagine del Redentore esprimere la pienezza dei suoi spirituali sentimenti.

3 Gloria

Intensa e caratteristica della spiritualità di Filippo fu la dolce devozione verso la Vergine SS.ma. Fin da giovane amò chiamare la Madonna: Mamma mia. Da sacerdote ebbe spesso visioni, in cui la Vergine gli apparve confortandolo, per cui poteva, a ragione ripetere: siate devoti della Madonna, chè non vi è mezzo più potente per ottenere grazie da Dio, che la Madonna Santissima!

3 Gloria

O nostro Santo patrono, che riceveste tanti favori da Gesù e da Maria, per la fiduciosa e fervorosa devozione verso di essi, illuminate la nostra mente e movete la nostra volontà, in modo che ci sentiamo anche noi infiammati di amore soprannaturale e siamo filialmente devoti della Trinità augusta e della dolce mediatrice Maria SS.ma.

(P. Gaetano Angilella, Novena in onore di S. Filippo Neri, Roma 1962)